martedì 21 luglio 2015

Storie di peccati: Invidia

Erano le povere orfane del villaggio e tutti lo sapevano.
Quando i loro genitori morirono per la malattia che aveva contagiato il villaggio, loro due, protette da una benedizione divina si salvarono.
La loro casa fu bruciata per evitare il contagio, così Invidia, ormai adolescente, e sua sorella Passione, poco più che una neonata, trovarono rifugio nel bosco. Invidia perse giovinezza e bellezza pur di badare alla sorella e rifiutò molte attenzioni da parte di pretendenti che sapevano della presenza di una fanciulla nei boschi.
Per lei la vita era una missione per far crescere la minore in gioia e spensieratezza caricandosi lei di oneri non adatti ad una giovane della sua età.

Passarono gli anni e Passione era oramai grande abbastanza per potersi occupare di sé mentre Invidia continuava a invecchiare e ormai la sua bellezza era già sfiorita da tempo. Passione un giorno si presentò nella sua casa accompagnata da un giovane. Disse alla sorella che si sarebbe sposata e che avrebbe avuto un bambino.

Invidia sorrise ma allo stesso tempo tramava alle spalle della sorella. Dopo una vita passata nei  boschi ne conosceva i segreti e le proprietà delle piante che lì crescevano. Così prese quelle più velenose che conosceva, ne fece un infuso e lo diede al futuro marito della sorella che cadde morto dopo qualche secondo.

Passione, conosciuta la verità si allontanò dalla sorella e sua figlia, Vendetta, ucciderà la zia allo stesso modo in cui essa stessa uccise il padre anni prima.
Ora il suo corpo giace nel bosco, coperto di erba velenosa.

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