lunedì 27 luglio 2015

Lettera aperta ai "Quando pensi di fidanzarti?"

Cari parenti tutti e di tutti,
sono qui perché voglio parlarvi. Parlo a nome di tutti i nipoti single del globo: basta chiedere quando ci fidanziamo.
Noi lo sappiamo: voi ci amate e volete la nostra felicità. Ma chi ve lo dice che la nostra felicità è legarci a doppio nodo con qualcuno?
Perché non ci chiedete, invece, se siamo felici? Sicuramente vi risponderemo con una bugia ma non è quello l'importante.
Parenti tutti, chiedeteci se siamo innamorati, chiedeteci se siamo soddisfatti delle nostre vite e non se abbiamo qualcuno con cui condividerle perché non è quello l'importante. Chiedeteci se stiamo lavorando e se la salute è perfetta, perché il lavoro e la salute sono già due cardini importanti per una vita buona. Chiedeteci se abbiamo dei progetti perché chi non ha progetti, in sostanza, non vive e voi non volete che i vostri nipoti siano nullafacenti.
Davvero famigliari, basta chiederci se c'è una donna o un uomo a cui siamo legati perché non è importante né a 20, né a 30 e né a 40 anni.

Capiteci, siamo nell'era della comunicazione tecnologica, non di quella relazionale. Le relazioni ormai sono problematiche più di quanto lo fossero ai vostri tempi. Voi non avevate telefoni o mezzi di distrazione mentre noi invece siamo contaminati da comunicazione passiva e confusa. Invece di chiederci se abbiamo qualcuno, parlateci di come vi siete innamorati del nonno o della nonna, ispirateci, dateci conforto, perché se siamo single è anche perché in questo periodo la solitudine è il motore delle relazioni. Si, cari avi, i miei coetanei decidono di avere una relazione per riempire un vuoto e sono sicuro che voi non volete vederci accasati con una persona che non amiamo. Perché noi il vuoto decidiamo spontaneamente di non riempirlo, perché cerchiamo l'amore, non una relazione.

Dunque cari futuri antenati, non chiedeteci se siamo congiunti ad un altro corpo, ma se la nostra anima sta bene. Chiedeteci se siamo innamorati, perché forse, in quel momento, lo domanderemo anche noi a noi stessi e forse troveremo la risposta illuminante.

Vi vogliamo bene.

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