martedì 14 luglio 2015

Storie di peccati: Ingordigia

Tutti conoscono Cenerentola, la principessa schiava e infine la regina buona. Ma nessuno conosce ciò che è accaduto dopo la sua incoronazione.
Prima di tutto, Cenerentola era un nomignolo datole per il suo essere sempre sporca di fuliggine. Il suo vero nome era Ingordigia.
Quando la corona venne posata sul suo capo, tutti nel regno sospettavano che fosse un'impostora, un'usurpatrice di un trono che non spettava a lei. E lei conosceva il pensiero del popolo e rimaneva chiusa per ore nelle sue stanze in attesa dell'arrivo del marito finché lui, vedendola giù di morale e triste non le consigliò di andare nel reame a comprare tutto ciò che lei voleva.
E così fece.
Più girava in quello che di diritto era il suo popolo e più il suo popolo la additava e ogni volta che accadeva, Ingordigia, acquistava qualcosa da uno dei mercanti.
Poi arrivò l'ossessione: usciva ogni giorno a caccia di qualcosa di nuovo da comprare e più comprava, più veniva additata creando una routine malata che l'avrebbe portata ad avere una discussione con il suo sposo. Ingordigia lesse nelle parole del re le stesse accuse dategli dal suo popolo e non trovò altra soluzione se non ucciderlo e continuare a fare le sue compere che tanto la facevano stare bene.
Il popolo era adirato e lei continuava a spendere i soldi del reame e ad accumulare ricchezze fino a quando la sua bambina, Parsimonia, cosciente di ciò che aveva fatto la madre, raggiunta l'età per regnare, non le strappò via la corona e la rinchiuse nelle sue stanze.

Si conosce poco della morte di Ingordigia.
Alcuni dicono che sia scappata, altri che, rinchiusa nelle sue stanze, Parsimonia venne schiacciata dal peso dell'enorme lampadario usato nelle sale da ballo che lei si ostinò di mettere nella sua stanza e che qualcuno, forse la figlia stessa, svitò intenzionalmente.

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