mercoledì 19 novembre 2014

Non seppellite il filo

"Don't bury the lead" è una frase che usano gli inglesi per incitare ad esplicitare la propria opinione, a rendere noto ciò che abbiamo in testa. Forse chi ha coniato questo modo di dire era un uomo o una donna che aveva molti nemici ma nonostante tutto sapeva il fatto tuo e non aveva paura di dirlo.

Noto che il filo è seppellito da un pezzo e in svariate occasioni più o meno ai limiti del film horror.

Il filo è seppellito quando il bullo o la bulla di zona realizzano la propria felicità dettando legge in modo dispotico nascondendo il senso di inferiorità che hanno tatuati sulle loro piccole coscienze.
Il filo è seppellito quando ci sono degli eventi "di famiglia" e si richiede un certo comportamento, un certo modo di colloquiare e un sorriso finto che nasconde invece disgusto e disappunto.
Il filo è seppellito quando viene chiesta la propria opinione su una questione e in preda al panico l'intervistato innalza la sua bandiera e regala la voce che gli altri vogliono ascoltare, non la propria.
Il filo è seppellito quando un aspirante medico, scienziato o saputello di mestiere inizia a farneticare sulle fantastiche doti del suo mestiere e butta polvere in faccia a chi non segue il suo percorso.
Il filo è seppellito quando si tradisce, anzi il filo in questo caso è più che tagliato perché tradire e nasconderlo è da senza palle, lasciarsi perché non ci si ama è un atto d'amore.

Insomma il filo è seppellito in tante occasioni ma è possibile tirarlo fuori, lasciarlo respirare, stenderlo e mostrarlo per quello che è. Gli scivoloni sono pane quotidiano per quelle persone che gli unici filtri che conoscono sono quelli del condizionatore ma saper esporre il proprio filo con la certezza che questo porterà a delle conseguenze è un atto più umano dell'esprimersi solamente tramite un computer, un messaggio o una notifica.

Dunque uomini nonostante andiate in giro con le caviglie scoperte e con le sopracciglia di Virna Lisi, prendete coraggio e dite ciò che pensate che il Paleolitico è finito da un pezzo e l'alone di mistero non lo conservate visto che siete iscritti in ogni social network disponibile sulla rete.
Dunque donne esponete il filo, non la matassa, e il filo buono, non il filo del film o della serie tv, non quello della gelosia da Facebook o della foto semi-porno su Instagram che se potessero prendere vita le donne che hanno lottato per i diritti umani vi squarterebbero neanche fossimo in una puntata di The Walking Dead.

Prendere il vostro filo e mostratelo come il più prezioso dei vostri tesori perché condividere un filo è scomodo e a dirla tutta neanche troppo attraente.

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