sabato 10 ottobre 2015

Da O a KO, dal top al flop: la giornata contro i disagi interiori

Buongiorno, buon sabato, buon finesettimana e buona giornata contro i disagi interiori.
Non so se qualcuno ricorda un mio vecchio articolo chiamato "Generazione K". Un articolo da alcuni considerato molto duro, da altri molto divertente e invece il resto del mondo l'ha ignorato.
Ecco, fortunatamente i miei studi sono per me di grande ispirazione e dunque ho potuto sviscerare ancora di più l'argomento. In aggiunta, proprio per la giornata contro i disagi mentali, ho voluto analizzare la situazione dei giovani a me coetanei che hanno problematiche legate all'autostima, problematiche che si traducono in comportamenti, a mio parere, devianti.
Deviante è quel comportamento diverso dall'accettazione comune ma non diverso per indole, diverso come sfogo di un problema interno, non riconosciuto ma visibile.
Nelle bacheche di Facebook,  si possono interpretare vari aspetti del comportamento umano e per chi studia l'argomento e ne è un appassionato si possono trovare alcuni profili molto interessanti dal punto di vista del cambiamento deviante.
Durante alcune riflessioni ho constatato che nelle giovani età ci si rapporta sempre con normali problemi di autostima che provocano un'evoluzione dei soggetti che partono da una dimensione O, percorrono la dimensione K e finiscono nel baratro da me definito KO.
Non è una scelta casuale: KO perché davvero è la fine di una reputazione entro i limiti della decenza.
Ma analizziamo i vari profili:

  • Profilo O: nasce, cresce, crea. O come Originale, diverso, meravigliosamente non attaccato alle convenzioni sociali. Unico nel suo genere. Il profilo O è il profilo del ragazzo e della ragazza che tu ami per la sua diversità che rende questa persona di inestimabile valore perché, nonostante i difetti personali, si può costruire un'amicizia, un sentimento, un rapporto profondo. Solitamente i membri del profilo O sono giovani, molto giovani, un passo dopo la maturità giuridica e dunque, come tutti i giovani, sono insicuri ma lo dimostrano in modo sano, senza uscire fuori dal seminato, rimanendo comunque il ragazzo e la ragazza che tutti amiamo.
  • Profilo K: nascere, crescere, coglionare. K come "kazzofai?", tipica espressione della gioventù milanese usata per esprimere lo sconcerto rispetto ad un comportamento deviante di un'altra persona. I K sono gli amici perduti, quelli che sono cambiati, come tutti del resto, e sono sempre più andanti verso la follia da ansia sociale.
    Ci sono i K che prendono la loro vita e la danno alle ortiche per un fidanzamento molto simile a uno sposalizio.
    Ci sono i K che prendono la loro vita e la danno alle ortiche perché vogliono la fama e il successo, neanche fossero Hannah Montana. Anzi, sono come lei, perché per averlo si metterebbero nudi su una wrecking ball.
    Sono la versione cresciuta e rincoglionita del normale profilo O, sono quelli che invece di parlare dei loro problemi, affrontarli, viverli, accettarli, come è giusto che sia, stanno zitti e violentano le loro relazioni affettive profonde. Nella loro mente sono gli altri che si devono abituare alla loro nuova vita, perché non c'è confronto, non c'è un punto di cui si può discutere e se non ti sta bene vieni esiliato, diffamato, cancellato. La loro insicurezza, che è quella di tutti, si tranquillizza solo se sono nella loro sfera di comfort. In alternativa, se sono fuori da uno spazio in cui si sentono sicuri, succede il caos. 
  • Profilo KO: nasce, cresce con te, decade con gli altri. KO nel senso stretto della parola. Si, perché KO sono le persone che nonostante tu possa essergli amico, confidente, amante e prete loro scelgono la via della perdizione, ma non quella scema da serate alcoliche tra amici, da vita mondana a mo di Blair Waldorf o da Bad Boys. No, loro scelgono la via dell'apparenza: ogni loro stato social è gestito per far capire al mondo intero che la loro vita è meglio di quella degli altri, che il loro amore è più forte di quello degli altri, che i loro capelli sono seta perché loro valgono. La loro autostima è semplicemente regolata dal fatto che gli altri debbano pensare che nella loro vita sia tutto figo, tutto bello, tutto di plastica. Non ci sono debolezze, non ci sono realtà, tutto è magnifico. Peccato che poi a lungo andare si perda il senso di magnifico e si pubblicano stati di dubbia intelligenza e si fanno foto di dubbio gusto proprio perché il senso di irrealtà è ormai radicato, amplificato e senza un buon amico non se ne andrà. Insomma si passa dall'essere persone originali a pecore di un gregge senza meta.
Non c'è amico vero che non voglia vedere i propri amici realizzati, ecco perché quando ne vedi uno che butta all'aria anni di amicizia consolidata solo perché la sua insicurezza lo sta divorando, perché il futuro è ostico, cattivo e un enorme punto interrogativo, allora viene il dispiacere, perché nonostante si voglia aiutarlo, arrivato ad un certo punto comprendi che la sola persona che può è lui stesso e non c'è più nulla che si possa fare.

Oggi è la giornata mondiale contro i disagi interiori, se hai qualche problema, se hai qualche demone da affrontare, se hai una bestia dentro che non sai gestire, parlare con un amico: è il sistema più veloce, gratuito e migliore che tu possa utilizzare per avere un alleato nella lotta. Tutti soffrono per qualcosa, perché soffrire da soli quando puoi avere un esercito di amore e sostegno tutto per te?
Parla, esprimi, apriti e alle pecore preferisci l'identità che le pecore si disperdono al primo spavento, l'identità rimane.

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