domenica 7 dicembre 2014

Ventenni vecchi, ventenni bimbi, ventenni sposati

Eravamo bambini, vedevamo Dawson's Creek e non vedevamo l'ora di essere degli adolescenti.
Siamo stati adolescenti, abbiamo avuto il nostro gruppo di amici, fatto le follie da liceali e creato momenti che ricorderemo per sempre. Abbiamo bevuto il nostro primo drink, abbiamo fumato la nostra prima sigaretta e ci siamo innamorati, abbiamo avuto storie, rotture, delusioni, lacrime e per i nostalgici come me, ora ci ritroviamo con una scatola piena di ricordi di anni che furono veramente molto belli. Naturalmente ognuno interpretava la sua parte, proprio come in Dawson's Creek: c'era il romantico e la romantica, gli outsider, i bulli e le bulle, i secchioni e le secchione e poi chi faceva festa ogni volta che si poteva. Ognuno di noi interpretava la sua parte e ognuno di noi, chi più e chi meno, ha vissuto l'adolescenza in modo molto vivido.

Ma gli anni passano e c'è bisogno di nuovi ricordi, di nuove esperienze e lasciata la scuola ognuno ha preso la sua strada e si è fatto nuovi amici e quelli più cari li ha portati con sé. Si arriva ai 20 anni e accade la catastrofe: le persone cambiano e non sempre in meglio. Le responsabilità prendono il sopravvento e i problemi degli anni adolescenziali ci sembrano minimi rispetto a quelli di oggi.

Solitamente si arriva ai 20 anni e si interpretano nuovi ruoli. Io ne ho scovati un po':


  • Il primo ruolo che è necessario menzionare è quello del bambino o della bambina che per una maledizione della Strega del Nord si ritrovano intrappolati nel corpo di ventenni fuggendo dalle responsabilità, continuando a farsi le foto da bimbominkia e proponendo ancora ai loro coetanei di fare cose che solo i suoi simili farebbero ancora. Un uomo o una donna intrappolati in corpi che non gli appartengono solitamente hanno la vita sentimentale a gradazione Polo Nord e la vita sessuale a gradazione Equatore. In sintesi sono la botta e via fatta carne. Più di una notte di sesso non puoi farci molto altro.
  • Altro ruolo interessante è quello dell'accasat*. L'accasat* è interessante e pauroso allo stesso tempo. L'uomo e la donna che si accasano sono di due tipologie: o sono abbastanza maturi da decidere di dover prendere famiglia e iniziare a pagare le bollette oppure hanno fallito la strategia di avere un bambino per poter partecipare al programma "Non sapevo di essere incinta". Di base sono quelle persone che da adolescenti erano molto amate e che poi con la vita domestica e matrimoniale si sono irrigiditi e la cosa più sensazionale che capita nella loro vita è quando riescono a dormire per una notte di fila senza che la prole li svegli.
  • Poi c'è il tipo e la tipa da discoteca. Il weekend lo passano pensando a prepararsi per andare a ballare e la mattina dopo cercano l'acqua come se avessero vissuto in un deserto fino alla notte prima. Sono quelle persone a cui si consiglia vivamente di fare dei controlli che con tutte le salive che hanno assaggiato, nel tempo potrebbero contrarre qualcosa. Niente di pericoloso, naturalmente.
  • Simili agli accasat* ma diversi ci sono i "dura vita, sed vita". Solitamente universitari o lavoratori accaniti sono persone che vorrebbero divertirsi ma non ne hanno tempo. Vorrebbero avere una vita sociale ma hanno scadenze lavorative o lezioni universitarie tali da dover sparire per periodi medio-lunghi nella vana speranza che un giorno tutto quel tempo tornerà indietro. Ecco, intrapresa quella via, di rado si torna indietro. Fatevene una ragione.
  • Si arriva poi alla categoria "Du Du Du, Da Da Da". Loro sono innamorati. Lo dicono, lo dimostrano e lo urlano ai quattro venti. Sono quelli che escono solo con il/la partner di turno, non escono con altre persone se non con coppie approvate da entrambi. Per loro le persone del passato sono solo stracci da riutilizzare quando l'amore della vita è via per lavoro, perché per la maggior parte dell'anno, le persone che più hanno tenuto a un "Du Du Du, Da Da Da" perdono di importanza e finiscono nel dimenticatoio.
  • Infine ci sono i nerd e le gattare. Ai nerd di andare a ballare e uscire con gli amici non gli interessa poi tanto. Dategli un pc, un film, un gioco per consolle e loro sono felici. Sono la digievoluzione degli outsider del liceo ma con gli stessi brufoli e gli stessi occhiali. Le gattare sono la versione femminile dei nerd con la sola differenza che hanno un senso dell'umorismo che i nerd non avranno mai. Per loro la vita si consuma tra divano e dare da mangiare ai gatti: vivono di telefilm, film e gatti. 
Insomma, io sono contro gli stereotipi e questa è solo una classificazione sciocca soprattutto perché negli ultimi anni per primo sono rientrato in categorie diverse. Ad ogni modo se vi sentite di appartenere a qualcuna di queste categorie mandatemi il vostro feedback.

Buona domenica!

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