lunedì 15 dicembre 2014

Grimilde e l'hobby dei cretini

Tutti conosciamo Grimilde, la strega cattiva, quella di Biancaneve, la donna così sola al mondo da dover parlare con uno specchio per darsi ragione. Insomma, Grimilde aveva qualche problema però aveva il denaro sufficiente a non darlo a vedere.

La storia la conosciamo tutti: Biancaneve crede di poter parlare con i canarini, le tortore e i cervi, Grimilde invidiosa di queste capacità cerca nella casa di cura qualcuno che uccida Biancaneve, qualcuno dalla pazzia concorde alla loro tanto da poterle portare il cuore di Biancaneve in uno scrigno. E Grimilde  nella ricerca riesce anche a trovarlo.

Insomma, una favola ambientata in una casa di cura, altro che castello.

Il cacciatore è il prescelto per questa azione di chirurgia con le forbici dalla punta arrotondata.
Biancaneve, sotto allucinogeni pensa di scappare in una foresta ma in fondo è solo il cortile della citata casa di cura. Il cacciatore la insegue ma la sua pazzia non lo porta ad uccidere la povera Biancaneve. Lui la lascia andare e nello scrigno ci mette "il cuore di un cinghiale" che dalle prove storiografiche si capisce essere semplice porchetta di Ariccia.

Grimilde, divorata la porchetta, capisce l'inganno e tenta di uccidere Biancaneve con una mela sperando che si potesse strozzare. La fine della favola la conoscete tutti: Biancaneve accetta le caramelle da uno sconosciuto e si ritrova con bambini e aspirapolvere rimpiangendo i suoi allucinogeni.

Ad ogni modo mi volevo soffermare sulla figura del cacciatore. Il cacciatore delle favole non riesce ad uccidere la povera Biancaneve ma con una facilità stoica riesce ad uccidere il cinghiale e a prenderne il cuore (secondo la fiaba). Fino a che si parla di favole io sono favorevole a lasciare i personaggi e le loro storie invariate ma quando si parla di realtà dei fatti, la storia del cacciatore proprio non mi va a genio.

Molti di voi sanno che pochi giorni fa ho denunciato un gruppo di cacciatori, vestiti da militari, accessoriati di fucili, proiettili e panza. L'ultimo accessorio mi fa venire in mente che forse invece di sparare agli uccelli potrebbero impiegare il loro tempo in palestra, ma questo è irrilevante. E allora ho pensato che il genere umano è proprio cretino: chi nel 2014, in Italia, con un tasso di disoccupazione famoso e un debito pubblico pari a quello di Al Bano con le sorelle Lecciso, ha come hobby vestirsi da idiota, prendere la macchina, sprecare benzina e andare ad uccidere degli animali, ecco quel tipo di persona avrebbe bisogno di un girone dell'inferno dantesco personale.

Io sono contro la violenza sugli animali e sulle persone perché credo nel potere della parola, dell'arte e della verità eppure un giorno sotto la legge del contrappasso non sarebbe male a queste bestie involute. Perché una multa scema non risolve il problema: portiamoli nei boschi, magari di notte, facciamogli sentire la paura che hanno gli animali quando sanno che la loro vita in pericolo, mettiamoli in gabbia e piazziamo delle trappole che forse la voglia di vestirsi da cacciatore gli verrà solo a Carnevale se gli è passato il trauma.

Dirò forse una bestialità ma gli animali non hanno tutela: possono venire presi e mollati sulle strade, possono essere uccisi legalmente a fini ludici, non di sopravvivenza e nessuno può dire o fare nulla.

Perché la guerra è finita da un pezzo, non siamo in Africa e mangiamo almeno 4 volte al giorno, dunque miei cari, se proprio avete necessità di avere un hobby e sprecare il vostro tempo andate a fare qualcosa di utile alla comunità, umana o animale che sia.

Se vedete dei cacciatori o qualsiasi persona con in mano un'arma chiamate il 113 o i numeri affiliati.

Grazie

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