"Vuoi sposarmi?"
Due parole, una domanda, una promessa, un rischio, una paura, un sentimento.
Si, ieri in diretta nazionale per il popolo SKY su Italia's Got Talent c'è stata la proposta di matrimonio di un ragazzo al suo ragazzo. "Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole" mi verrebbe da pensare e farei lo stesso pensiero di tutti i media: SKY è avanti, RAI è out.
Da studente di comunicazione, da accanito lettore e da persona che si emoziona, raramente, ma si emoziona ieri sera è stato fatto un atto d'amore.
Non ci sono altri pensieri da fare.
Ieri si è solo pronunciato un voto d'amore.
L'Italia è un bellissimo paese con tanti problemi molti riconducibili al fatto che le persone per non affrontare i veri problemi di uno stato e di una società ne creano di futili come quello di opporsi al matrimonio o al più semplice amore tra persone dello stesso sesso. Questa è la dimostrazione di quanto sia semplice la questione: loro si amano, lui gli ha proposto il matrimonio, loro si sposeranno e di conseguenza loro non romperanno le scatole a nessuno.
Non c'è stato eccesso, non una nota di trash o di volgarità: puro Amore. Ed è stato bello, perché di cose belle ne accadono poche o almeno di cose così potenti. Io ho pensato semplicemente a quanto Amore avesse quel ragazzo per il suo partner: sputtanarsi così in tv, in diretta, in un programma visto da migliaia di persone senza sapere che l'esito della sua impresa sarebbe potuto essere meno emozionante e meno produttivo dell'atto in sé.
Qui non c'è da discutere se SKY può e se RAI non può, qui c'è da pensare quanto il gesto sia stato semplice, elegante ed estremamente di classe. Basta vedere problemi dove non ce ne sono, guardiamo invece a cosa gli altri possono insegnarci e a me hanno insegnato che in questo matrimonio tra due persone dello stesso sesso non c'è proprio nulla di sbagliato.
I migliori auguri a chi coltiva l'amore e a chi ancora si ostina a puntare il dito, ricordo che il Carosello è finito, forse è ora di uscire da schemi precostruiti da tradizioni che mirano a crearne di problemi, non a risolverli.
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