giovedì 21 maggio 2015

Ex: preposizione latina che associata all'ablativo vuol dire "uscire, andare via, fuori, out, tenedeviandà"

Eccomi qui, dopo una giornata di studio e di solito tormento esistenziale a sfogliare le mie pagine social, a capire le nuove tendenze e le nuove frontiere della comunicazione non verbale. Perché un social è questo: una comunicazione non verbale. Parliamo con tutti e di tutto ma usiamo una tastiera, non la voce, non ci sono occhi, movimenti, respiri o battiti: freddi tasti. E in questa lettura nefasta fatta di persone selezionate, persone che ti hanno aggiunto anche quando non vorresti la loro amicizia né su un social che dal vivo e persone che hanno fatto parte della tua vita e per motivi più o meno vari ora non ne fanno più parte.
Ed è di questa categoria che parlo, di quelli che oltretutto hanno anche il coraggio di dirti di rimanere amici quando con certi tipi di persone si può essere tutto, ma non amici.
Ad ogni modo mi imbatto in una categoria che odio perché rappresenta la maggior parte delle cicatrici che porto: l'ex.

Ecco, ex, preposizione latina che associata all'ablativo vuol dire "uscire, andare via, fuori, out, tenedeviandà". Insomma la parola ex non ha mai un significato positivo. L'ex, di qualsiasi sesso, forma o dimensione, è sempre meglio che stia lì dove deve stare: lontano. Però c'è chi vuole comunque la tua amicizia e tu da perfetto allocco tenero la lasci lì, dove sta, perché già sei solitamente quello che lascia, il senso di colpa dell'amicizia su Facebook lo lascio fermo lì.

Ed è qui, proprio in quel momento che si sbaglia. perché arriverà il momento che abbasserà la guardia, tu sarai un ricordo e quando ancora tu ti dai dello stronzo esce fuori che avevi ragione.
Miei cari lettori, mie care lettrici, gatti e animali tutti: il corteggiamento ha un senso se è sentito, se non è dato da voci interiori o da libri dal gusto mocciano che ti dicono di dire determinate cose. Il corteggiamento, ma l'amore in generale, è puro istinto: non ci sono cose prefissate, non ci sono sorprese programmate, non si usano modi di dire smielati per far colpo perché credetemi chi lo fa recita un copione scritto da altri e lo fa anche in modo involontario.

Dunque fidatevi di chi prende e vi bacia all'improvviso perché preda di un raptus, chi combatte a suon di occhi non con stupidaggini sentimentali, chi fa una cazzata perché è preso dal momento e perché in quel momento ci crede, perché l'Amore non è continuità, l'Amore è un'insieme di attimi. L'ossessione, la finzione e il copione non sono Amore ma un voler disperatamente vivere la vita di qualcuno che non siamo noi.

Dunque meno baci a lume di candela, meno Lilly e il Vagabondo e più fiato che cede, istinto, passione, ruggito e silenzio allo stesso tempo.

Donne e uomini del mio secolo, fate uscire l'istinto che di istinto sono fatte le grandi storie d'Amore.

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