Peccato però che nonostante i 30 milioni di dollari raccolti molti ne hanno fatto un gioco virale, ne hanno traviato il valore facendo non solo dei video ridicoli ma soprattutto non hanno donato nulla per la ricerca. Ecco che l'estate 2014 è stata invasa da milioni di video di persone la cui visibilità implorava di essere esplorata e conosciuta, una visibilità che ha fatto perdere loro i 15 minuti di popolarità annunciati da Warhol.
Qui un video (divertente ma comunque deviante) di coloro che hanno totalmente scambiato una lotta contro un male e una raccolta fondi per la ricerca con un teatro di pura demenza:Ice Bucket Challenge - The wrong way
Passa il tempo, l'estate è finita ma il fenomeno delle Challenges no. Ecco nell'ultimo anno quali sono state le Challenges che hanno conquistato il web:
- Fire Challenge
- Kylie Jenner Challenge
- Dynamo Bike Challenge
La prima è la sfida a bagnarsi di benzina il corpo e darsi fuoco sotto la doccia. Il risultato è stato di decine di ustioni e un morto.
La seconda è la sfida ad avere le labbra più carnose di Kylie Jenner nata con un canotto naturale al posto delle labbra. Come si fa? Semplice! Basta mettere le labbra sul collo di una bottiglia, aspirare l'ossigeno e tirate fuori le labbra diventano gonfie e morbide proprio come quelle della star. Peccato per le ferite, le emorragie e i lividi procurati da questa challenge.
La terza, fortunatamente, è una challenge degna di cotale nome. Una sfida tra ciclisti nei colli toscani con una quota di iscrizione e un obiettivo per ogni iscritto: recuperare più fondi possibili tra amici, parenti e conoscenti. Tutto questo per il centro ricreativo per bambini disabili nel periodo estivo.
Una sfida dovrebbe avere come obiettivo l'essere vincitori di un qualcosa di nobile.
Una sfida non è in linea con lesioni, danni e morte.
Una sfida è proprio il contrario: preserva, non colpisce.
Se anche voi avete delle sfide da proporre, il web è a vostra disposizione ma che siano sfide che possano aiutare, non deprimenti richieste di attenzione.
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