giovedì 5 febbraio 2015

L'amore e la sfiga arrivano a mezzanotte

La sfiga, come l'amore e come tutte le più grandi avventure inizia il suo viaggio a mezzanotte.

No, non mi sono innamorato.
No, non ho vissuto una splendida avventura.
Si, una giornata sfigata è iniziata e spero che finisca al più presto.

Tutto ha inizio a mezzanotte e mezza, la luna era piena e alta nel cielo e aveva iniziato a piovere da poco. Io infreddolito entro nella mia stanza, apro il mio pc e leggo le email. Niente di nuovo. Poi mi accorgo che la posta dello spam ha un messaggio non letto. Lo apro e scopro che è il workshop a cui tanto tenevo che mi risponde che sono stato preso, che tra le centinaia di richieste di partecipazione uno dei cinquanta posti è il mio. Mio. Naturalmente il sogno non poteva diventare realtà, no. Dovevo rispondere all'email entro 24h. Purtroppo l'email è stata inviata da due giorni dunque senza un aiuto divino il mio posto al workshop è andato a quel paese.
Deluso dai sistemi gmail me ne vado a letto. La notte scorre, lenta e inesorabile. La sveglia si accende e come ogni mattina io la spengo facendomi correre da una parte all'altra della casa pur di non arrivare in ritardo a lezione. Naturalmente arrivo in ritardo, dopo aver preso un autobus pieno di mamme armate di passeggino e figlio urlante. Un viaggio assurdo.
Piove e sono in ritardo.
Sono in ritardo e piove.
Arrivo all'università, entro in aula e scopro che c'è un altro fantastico test a sorpresa. Un test che non aveva senso. Un test che mette più ansia di quello delle malattie sessualmente trasmissibili. La mia positività fa il possibile per riuscire a trovare una soluzione al quesito di cui anche la stessa Sfinge avrebbe avuto dei problemi a risolvere ma alla fine un ragionamento sensato riesco a fornirlo.
Finalmente esco dall'ora di panico ed ecco che nevica come in un film Disney. Frozen evidentemente lo hanno girato a Milano. Ma non è un problema: le intemperie non mi distoglieranno dal passare una giornata decente. Le intemperie no, le Converse hanno questo potere.
Prendo un autobus e ho la fortuna di prenderlo semivuoto. Inizio a pensare che forse la giornata sta volgendo al meglio e già mi immagino sotto le coperte a guardar la neve e a cantare sotto la pioggia. E invece no, sale la pazza di turno e inizia a urlare e a dimenarsi sull'autobus.
Il viaggio con la pazza finisce. Scendo e vado a fare rifornimento di nicotina. Porgo una banconota sostanziosa alla commessa e lei impreca perché non ha il resto. Così mi rifornisce non solo di nicotina ma anche di due chili e mezzo di monete.
Ora sono a casa e sarò chiuso qui fino alla mezzanotte sperando che non capiti altro.

Ora questo sostanzioso riassunto di una mattinata da dimenticare è semplicemente un modo scherzoso di prendere la questione. Perché dopo una doccia calda e un mantra di un'oretta, nonostante la neve e la tempesta riprenderò il controllo e la pace perché fortunatamente le vere cose brutte sono altre e non sarà una brutta mattinata ad abbattermi.

Prendetela con filosofia.

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