Oggi è #ComunicazioneTheBlog e il primo articolo della rubrica si intitola: Chi è un blogger?
Un blogger è solitamente un ragazzo o una ragazza con la passione per lo scrivere che inizialmente si diletta a produrre contenuti in modo quasi randomico, successivamente capisce che se diventare scrittori di fama internazionale è un sogno, diventare dei blogger è una possibilità realmente realizzabile. Così tutti noi, in attesa di pubblicare il nostro primo libro, ci cimentiamo nell'arte del blogging, un'arte che se dall'esterno può sembrare una gran minchiata, dall'interno, ve lo assicuro, è una vera e propria guerra.
Si, perché non solo siamo tanti e la competizione è alle stelle, ma il web ci spinge a scrivere contenuti ogni giorno, tutti i giorni, festività comprese, con compensi abbastanza bassi e possibilità di carriera abbastanza minime, ma noi blogger lo facciamo perché ci piace scrivere, non possiamo fare altro che scrivere ma se uno scrittore dell' Ottocento basava la sua scrittura sulla fantasia e sulla propria vita, i blogger del 2016 devono basare la loro scrittura su una strategia creativa abbastanza complicata.
Wilde diceva "Nel bene o nel male, purché se ne parli." Noi blogger diciamo "Nel bene o nel male, purché qualcuno ci legga." motivo per cui alcuni blogger vendono l'anima al marketing e si fanno convincere da quella o da quell'altra azienda per pubblicizzare prodotti a cui non frega nulla né a loro, né al pubblico che vorrebbero avere. La fine della spontaneità insomma. Ma bisogna pur guadagnare dunque in un certo senso li capisco.
Essere un blogger vuol dire confrontarti ogni volta con la faccia schifata di chi ti chiede che lavoro fai, come se invece di dirgli che scrivi sul web, stessi dicendo che vendi organi al mercato nero. Ma soprattutto, i blogger combattono ogni giorno con i ghostwriters, quella categoria di scrittori che pur di pubblicare qualcosa, scrivono firmandosi col nome di altri, dando meriti a chi meriti non ne ha.
Infine ci sono i blogger puri, quelli che pubblicizzano prodotti che davvero apprezzano o che scrivono i propri libri firmandosi e pregando che qualcuno li compri. E sono quelli che apprezzo di più perché alcuni hanno come compito quello di dare valore alle persone che leggono i propri contenuti, dargli sostegno, consiglio e ausilio. Alcuni blogger sono delle vere e proprie star della filantropia, peccato che non se le fili nessuno, ma vi posso garantire, da blogger, che non c'è nulla di più bello che ricevere i messaggi di chi ti dice che in qualche modo, con la tua scrittura, l'hai aiutato a capire qualcosa, a guardare le cose da un altro punto di vista, a superare un ostacolo che forse prima sembrava insormontabile. Proprio come hanno fatto i grandi classici con le generazioni precedenti, quando i libri erano amici e consiglieri e non un peso da portarsi nello zaino.
Dunque essere un blogger è per la maggior parte dei casi pura passione e spero che dopo questo articolo, se qualcuno vi dirà che la sua professione è il blogger, possiate fare meno la smorfia schifata e possiate dirgli: "Allora sei un eroe!"
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