Si dice che gli opposti si attraggono.
Io non ci credo molto, credo che gli opposti si mandano vivacemente a quel paese semplicemente perché non si conoscono. Si, alla fine è proprio quello il problema: una persona si può dire opposta ad un'altra solo quando la si conosce e frequenta realmente. Per il resto è tutta superficie. In potenza potremmo conoscere nuove persone ogni giorno eppure ci fermiamo sempre di fronte a scelte estetiche e di vita differenti dalle nostre.
Pensateci: se vedeste una suora per strada, andreste mai da lei anche per chiederle un'informazione stradale? E se fosse un ragazzo con rasta, orecchini e tatuaggi? E una donna sulla sedia a rotelle? E una trans che si prostituisce?
No, nessuno di voi sceglierebbe queste tipologie di persone per chiedere anche una semplice informazione sulla strada da prendere per arrivare a destinazione. Perché? Perché sono persone totalmente diverse da noi per estetica e stile di vita. Eppure nessuno di noi si ferma mai a pensare che quelle persone sono prima di tutto "persone", che sono stati figli, che molto probabilmente lo sono ancora, che hanno una storia, un passato, una memoria. Solo perché la loro storia, il loro passato e la loro memoria sono diversi dai nostri allora li escludiamo categoricamente, come se avere una storia, un passato e una memoria alternativi al nostro li rendesse automaticamente fuori dalla nostra giurisdizione relazionale.
Eppure anche il nostro partner ha una storia, un passato e una memoria diverse dalle nostre e molto probabilmente se le cose non fossero andate in un certo modo non avremmo mai avuto l'occasione di conoscerci e di stare insieme eppure perché il nostro partner, seppur diverso, lo accettiamo mentre l'estraneo dalle nostre attitudini sociali no? Forse ci hanno detto così tante volte di non accettare caramelle dagli sconosciuti che ora ci troviamo a essere giovani adulti con la certezza costante che se qualcuno che non conosciamo ci parla è perché vuole fregarci.
Accade la stessa cosa in amore. Due persone non si conoscono e scappano o tentano di agguantare il maggior potenziale di potere disponibile. E ci si scorna, ci si stuzzica e si raccolgono le proprie ragioni. Quando invece l'unica cosa da fare sarebbe rimanere in silenzio, alternarsi parlando di quello che si è, senza la necessità di trovare punti deboli da colpire e andare a dissotterrare l'ascia di guerra dell'ultimo confronto. Bisognerebbe starsi ad ascoltare, aperti, soprattutto verso l'opposto, perché verso il simile la questione è facile e i problemi risolvibili, è nella diversità che si trova invece la vera bellezza di un'amore caratterialmente sbagliato, umanamente giusto.
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