sabato 7 novembre 2015

Guardare/Vedere/Sentire: i verbi delle relazioni

Ho sempre pensato che sia possibile catalogare le relazioni in tantissimi modi diversi riuscendo a prendere delle variabili sempre nuove e punti di vista sempre diversi. Così ho pensato che potessero essere definibili con tre verbi all'infinito, a mio parere, di rara bellezza. Questi tre verbi, Guardare/Vedere/Sentire, sono, a mio parere, gli indici di profondità di una relazione: più si sente e più si è in profondità, più si guarda e più si ammira la superficialità.

Guardare.
Possiamo guardare un film, un luogo, una persona e riuscire a ricordarne nel tempo le sue caratteristiche fisiche e le sue peculiarità. Di una persona possiamo ricordarne l'altezza,il colore degli occhi, dei capelli, il tono della voce, il colore preferito e ricordarne l'accento, un modo di dire particolare, una voglia in una zona precisa del corpo.
Sono quelle relazioni che si hanno con i conoscenti, con le persone incontrate da poco, con cui si sta bene ma non ci si conosce poi più di tanto, quelle persone che se a fine serata ognuno prende la propria strada non ci sarà poi troppa nostalgia se non dovessero più comparire.

Vedere.
Ci sono persone che riescono a vedere oltre, che riescono a catturare dei dettagli che altri non notano senza neanche conoscere poi la materia in cui si imbattono nello specifico. A distanza di tempo di una persona possono ricordare una certa luce negli occhi, un certo tipo di sorriso, possono catalogare le sfumature della voce e le volte in cui si arrabbiano per stanchezza o per ragion d'essere.
Sono quelle relazioni di amicizia stretta, di contatto, in cui si è condiviso molto o sono gli amori, quelli viventi, quando tutto è meraviglioso e ogni scoperta è ogni volta un colpo al cuore.

Sentire.
Per alcuni fortunati si possono anche sentire le persone, gli ambienti, le situazioni. Possiamo paragonare questo status di pochi eletti alla visione della nostra opera d'arte preferita all'interno di una galleria di grande valore: sentiamo il pathos, la storia, il dolore, l'amore e la morte stando lì, fermi davanti al quadro, alla foto o alla statua che ci suscita quell'emozione. Non c'è bisogno di sforzarsi poi così tanto.
Sono quelle relazioni che, volente o nolente, non potrai mai darci un taglio netto. Sono le relazioni di puro amore incondizionato e di puro amore passionale, stavolta, purtroppo, anche non più vivente.

Ed è così che nascono le relazioni e che proseguono nel loro svilupparsi. Nasce tutto da uno sguardo, prima poco attento e poi profondo. E poi ci si inizia a conoscere, a vedersi, a scrutarsi e a piacersi. Fino a quando si riesce a percepire ogni tipo di aura che emana la persona con cui ormai il rapporto è diventato sublime, alto e di grande valore. Ed è proprio il momento in cui senti una persona, ne conosci le vibrazioni minime che allora potrai affermare di conoscerla veramente.

Nessun commento:

Posta un commento