martedì 8 marzo 2016

Perché l'8 marzo non mi convince

Lo ricordo come fosse ieri: il nuovo millennio era appena arrivato e la mia insegnante mi raccontò la storia dell'8 marzo, la fabbrica, il fuoco, il ricordo. Tutto molto commovente, tutto molto giusto. Però io con le giornate della memoria ho un problema: mi sanno un po' di contentino per placare le folle. Mi spiego meglio:
- il 1 Febbraio è la giornata della memoria della cultura dei nativi d'America
- il 27 Gennaio è la giornata della memoria per quanto riguarda la Shoah
- l'11 Settembre è la giornata della memoria in ricordo delle vittime del terrorismo americano

Stragi, episodi cruenti, morte, disperazione e tormento.
Abbiamo veramente bisogno di tutte queste cose per ricordare?
Mi spiego meglio:
- se non ci fossero queste giornate ricorderemmo lo stesso?
- perché alcune categorie hanno le loro giornate e altre no?
- i bambini morti nelle fabbriche durante l'età industriale non meritano una giornata del ricordo?
- e i medici, i giudici, gli infermieri e gli scrittori che hanno salvato vite e che hanno cambiato vite, loro non meritano di essere ricordati?
- e in fine, serve davvero il sangue sparso per ricordare?

Io non credo.
Credo che le donne come tutte le altre infinite categorie a cui rendere grazie, non necessitano di un fiore o di una giornata per essere ricordate e per essere ringraziate. Credo che invece bisognerebbe dirsi molto più semplicemente "Grazie" ogni volta che è necessario, bisognerebbe ricordare ogni giorno che passa e non quando qualcuno lo decide per noi.
Perché è bello avere delle giornate della memoria ma sono accadute così tante ingiustizie nella storia che ricordare una categoria piuttosto che un'altra mi sembra scorretto.

Dunque, come vuole la tradizione, faccio gli auguri alle donne del passato, a quelle del presente e a quelle che ci saranno nel nostro futuro. Faccio gli auguri al genere femminile e alla femminilità che fa del mondo un luogo più bello, del ricordo un momento più intenso e dell'amore delle storie dal sapore diverso. Faccio gli auguri a tutte, nessuna esclusa, ricordando però che la celebrazione delle donne non deve avvenire solo oggi, ma ogni giorno, con una porta lasciata aperta, con un posto lasciato libero, con un pensiero, un complimento e soprattutto con un bacio.

Auguri donne!

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