La storia di V. mi riguarda personalmente, è una mia amica che conosco da molto tempo e ha fatto il suo primo coming out con me. Per chi non sapesse cosa sia il coming out, ve lo spiego brevemente: coming out è il termine utilizzato per definire la dichiarazione di omosessualità di una persona ad un'altra. "Sono omosessuale." è la frase che più si teme di dire alla propria famiglia e ai propri amici. "Sono omosessuale." è una frase che in Italia e nel mondo può portare anche alla morte se non si vive in un contesto famigliare aperto e civile.
La storia di V. è una storia abbastanza triste. V. ha fatto coming out con i suoi amici e per tutti noi non è cambiato niente, anzi, abbiamo voluto conoscere la sua ragazza e stare insieme a loro per conoscere un lato di V. che fino a quel momento era rimasto celato portandole angoscia e paura.
Poi V. ha voluto parlarne anche con la famiglia e da quel momento V. vive in una situazione di ricatto e terrore. Non parlo dei calci ricevuti una volta aver dichiarato la sua vera natura, o dei silenzi da parte della donna che l'ha messa al mondo ma parlo del ricatto della madre di togliersi la vita se V. avesse continuato a vivere la sua relazione.
Ma V. ama e non ha lasciato la sua ragazza, ma la vede di nascosto, clandestinamente e ogni volta che torna a casa sono urla e terrore. V. non merita questa vita, nessuno la merita. Nessuno merita di essere denigrato e angosciato solo per la sua natura sessuale. Non dovrebbero esistere situazioni come quella di V.
Ora V. non vede l'ora di finire gli studi, impacchettare la sua roba e dire addio alla famiglia che le sta facendo vivere l'inferno. V. ha paura di stare in casa perché potrebbe succederle qualcosa se desse anche una semplice risposta sbagliata, V. ha paura di uscire perché poi dovrebbe ritornare e pagare le conseguenze di quell'uscita, V. è vittima di omofobia da parte della sua famiglia.
La storia di V. l'ho voluta raccontare per far sì che venga conosciuta la condizione in cui vivono moltissimi giovani omosessuali in Italia ed è per questo che chi è contro le leggi e le riforme contro l'omofobia, non capisce che esiste gente che in casa propria non fa altro che piangere dal terrore. E se non si è al sicuro a casa propria, non ci si sente al sicuro da nessuna parte.
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