Amo i temporali: sono ancora l'unica cosa che l'uomo non riesce a piegare a suo volere.
Pensateci. I quattro elementi sono stati piegati a volere umano: generiamo il fuoco da accendini che possiamo mettere in tasca, abbiamo sconvolto l'equilibrio delle foreste con disboscamenti paragonabili a stupri, si è trasformata l'acqua da necessità primaria a oggetto commerciale e infine il vento possiamo utilizzarlo per creare energia ma i temporali, che in qualche modo uniscono le potenzialità distruttive degli elementi, quelli possiamo anche prevederli ma non possiamo di certo controllarli.
Che poi è quello che succede nelle nostre vite ogni giorno. C'è quel mattino in cui la tempesta è acuta, ridondante, pesante e la sua potenza cambia il nostro umore, ci fa restare a letto chiedendoci quando passerà, quando tornerà il sole nelle nostre vite. "E chissà se mai tornerà" ci chiediamo senza dirlo a voce alta perché sappiamo che in alcuni periodi la tempesta decide di rimanere un po' più del previsto e non c'è meteorologo che possa assicurarci che andrà tutto bene, che la pioggia finirà di rovinarci l'umore.
Si, le tempeste sono un evento straordinario perché nonostante la distruzione che portano, un giorno, presto o tardi finiranno e in quel momento potremmo di nuovo riuscire a uscire dal nostro guscio tormentato, a credere che tutto possa cambiare e lo farà. Eccome se lo farà: dopo una tempesta le persone cambiano, non sono mai come erano prima della tempesta, ma questo è un fatto positivo. Chi lo sa se il nuovo noi saprà vivere con più serenità la tempesta che dovrà affrontare prossimamente.
Quello che è certo è che una nuova tempesta arriverà e che sconvolgerà di nuovo tutto il nostro mondo fatto di certezze davvero deboli. Ma sopravviveremo come facciamo sempre, perché anche nell'occhio del ciclone c'è la possibilità di uscirne più forti di come ci siamo entrati.
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