domenica 19 luglio 2015

Storie di peccati: Avarizia

Le guerre per il potere sono antiche come vecchi alberi piantati da antenati di cui nessuno ricorda più il volto. Nella guerra del re vecchio e malvagio, i popoli sconfitti venivano resi schiavi o uccisi.
In una di queste guerre accadde un fatto straordinario: una schiava, Avarizia, venne resa regina.
Giovane e dalla pelle color cioccolato, Avarizia venne costretta a sposare il re vecchio e malvagio per assicurarsi che il suo popolo, già povero per la siccità e la carestia, non venisse ucciso o reso schiavo.

Avarizia veniva dal re trattata come una serva, non come una regina: lui pensava fosse stupida e che non comprendesse la sua lingua. Ma si sbagliava: dal momento in cui Avarizia prese la corona era decisa a far finire il regno e aiutata dalla numerosa servitù del castello, finita in quella condizione perché presa anch'essa in ostaggio dal re, riuscì a ucciderlo e ad essere l'unica ad avere il potere del regno.

In quella posizione poteva raccogliere l'oro e le vivande necessarie da portare al suo popolo ma doveva farlo con cautela o avrebbero capito il suo doppio gioco. Così negli anni Avarizia agli occhi del popolo che regnava, era una ladra, una despota, che teneva a sé tutte le ricchezze. In pochi conoscevano il suo segreto. Ma quando il popolo che la chiamava regina divenne povero e malato si scatenò una rivoluzione: le guardie reali si torsero contro di lei e la misero nelle prigioni.
Quando cercarono l'oro e le vivande a lei consegnate non trovarono nulla ma per sempre Avarizia venne conosciuta come la ladra, l'assassina di popoli.

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